Una crisi mette a rischio la continuità aziendale e danneggia soprattutto la reputazione e gli asset immateriali che rappresentano fino al 70% del valore di un’impresa.
Nel mercato globale, le possibilità di crisi si moltiplicano: non solo eventi eclatanti, ma anche l’inosservanza, vera o presunta, di comportamenti etici e sostenibili, un’inchiesta giornalistica frettolosa, un’affermazione fuori contesto possono portare alla creazione di una memoria collettiva negativa e difficile da rettificare.
Verità mediatica e verità storica si sovrappongono e, se non vengono immediatamente puntualizzati, i fatti rappresentati dai media condizionano l’opinione pubblica e i social media contribuiscono alla diffusione virale di una notizia, vera o falsa che sia.
Nessuno quindi è immune da crisi e l’azienda deve essere sempre pronta ad affrontarla e a prevenirla ascoltando e interpretando anche i segnali più impercettibili e investendo risorse per proteggere la propria reputazione.
La quarta edizione del convegno individua le dinamiche della crisi e le modalità di gestione di tutte le fasi del processo, evidenziando i criteri di selezione del portavoce, i codici di comportamento e comunicazione più efficaci durante e dopo la crisi, la definizione dei messaggi da trasmettere a media tradizionali e online e il ruolo dirimente dell’ascolto digitale per difendere l’azienda dalle conseguenze della disinformazione.
"La crisi intacca pesantemente il business e la reputazione di aziende o brand. Le azioni di crisis management devono essere “chirurgiche” e adeguate ai pubblici a cui ci si rivolge. Per questo è fondamentale saper “ascoltare” e valutare ogni passo. In questo contesto, credibilità e preparazione della spokesperson giocano un ruolo determinante."
"È tempo che nelle aziende si instauri una vera cultura di crisis management. Le aziende dovrebbero creare dei team verticali fra personale di diversi dipartimenti, formati costantemente in modo partecipativo (ad es: design thinking), pronti a collaborare in ogni situazione, anche le più estreme."
"Quando un’inchiesta giudiziaria coinvolge un brand o un manager che lo rappresenta, si accende un interesse mediatico di difficile canalizzazione, perché le strategie legali divergono da quelle reputazionali. È fondamentale interrogarsi sulla governance della crisi, per capire se devono prevalere gli obiettivi commerciali, reputazionali o legali."
"La rete è una grandissima risorsa ma dobbiamo essere consapevoli che ci rende estremamente vulnerabili. Il rischio di un attacco cyber è reale e la maggior parte dei manager mondiali ne sono consapevoli. Per questo è importante una seria attività di prevenzione e, qualora si venisse colpiti, è fondamentale essere tempestivi ad affrontare la crisi."
MISURARE E CONSOLIDARE IL VALORE DEL BRAND E DELLA REPUTAZIONE AZIENDALE
Gli asset intangibili: la chiave del successo dell’azienda
Come si valuta e si misura il valore del brand e della reputazione aziendale
Il posizionamento del brand e gli investimenti per proteggere la reputazione aziendale
Il valore degli asset intangibili digitali
Gli effetti della copertura dei media online sulla reputazione aziendale
09:45
PREVENIRE LE CRISI: DAL RISK MANAGEMENT AL CRISIS MANAGEMENT
Nessuno è immune alla crisi: trasformiamola in opportunità
Il ruolo strategico della preparazione
Sviluppare una cultura di crisis management: il coinvolgimento attivo e costante degli stakeholder
L’importanza dell’ascolto: comprendere e interpretare i segnali provenienti dall’interno e dall’esterno
Pianificare azioni e risposte multichannel e multiculturali, a supporto della business continuity aziendale
10:15
LA GESTIONE INTERNA DELLA CRISI
Le procedure e le azioni da compiere per affrontare eventuali crisi
I dipendenti sono i primi stakeholder: la comunicazione a tutti i livelli aziendali per trasmettere fiducia
L’importanza della comunicazione H2H e la trasformazione dei dipendenti in potenziali comunicatori
La necessità di coinvolgere tutti gli addetti per mantenere una strategia di comunicazione coerente tra interno ed esterno
Scaletta da confermare
10:45
LA GESTIONE ESTERNA DELLA CRISI
La comunicazione verso l’esterno e la diversificazione del messaggio verso gli interlocutori chiave: - azionisti - istituzioni - clienti - opinione pubblica - mass media
La crisis room e i ruoli dell’unità di crisi
L’importanza di ascoltare per agire correttamente. I monitoraggi come strumento di strategia
L’individuazione della spokesperson e la sua influenza sui pubblici di riferimento
Empatia e sincerità: i codici di comunicazione fondamentali
Tempi e modi del processo di comunicazione: l’importanza della “golden hour”
11:15
Coffee Break
11:30
LA GESTIONE DELLA CRISI SUI SOCIAL
La crescita esponenziale dell’integrazione tra l’azienda, media e social media - Social media e crisis? Tutta una questione di stakeholder - Le prime 24 ore e l'integrazione dei social nel piano di comunicazione
La globalità della notizia sul web: accelerazione e memoria indelebile i rischi maggiori
Il piano di social media crisis management (linee-guida) e il monitoraggio della reputazione aziendale online
I rischi derivanti dall’erronea valutazione della potenza della rete e del suo impatto sulla reputazione aziendale
12:00
LITIGATION PR: PROTEGGERE L’IMPRESA NELLE INCHIESTE GIUDIZIARIE
Anche un’inchiesta giudiziaria è una crisi. Più grave
Cosa si rischia quando si finisce sotto inchiesta
La legge è uguale soltanto per chi comunica
I social media non hanno paura del vostro ufficio legale
Rovesciare la governance dei contenziosi legali
12:30
GLI ATTACCHI CIBERNETICI : RISK ASSESSMENT E DEFINIZIONE DEL PIANO ANTI-CRISI
Il cybercrime non è un problema tecnico ma un problema aziendale
Il rischio non può essere eliminato ma può essere prevenuto
Il rafforzamento della cultura aziendale in materia di sicurezza
Il monitoraggio dei comportamenti rischiosi e l’introduzione di comportamenti virtuosi
La gestione del rischio proveniente da terze parti
13:00
Sintesi e chiusura dei lavori a cura del Coordinatore