Cresce la domanda di abitazioni in affitto, non solo da parte di fasce disagiate ma anche di categorie a forte mobilità, come studenti, docenti, professionisti e manager. Di fatto, la “casa di uso temporaneo” sta assumendo la fisionomia di prodotto immobiliare a tutti gli effetti. Tra i driver di questo cambiamento si trovano sicuramente la rarefazione del credito e le profonde trasformazioni socio-economiche in atto, ma quali sono le conseguenze per l’industria immobiliare? Quali sono i risultati ottenuti dalla promozione degli affitti a canone concordato voluta dal governo Sarkozy in Francia? E soprattutto, quali sono le opportunità di questo fenomeno in costante crescita per il rilancio dell’edilizia? Sono questi i principali interrogativi al centro del convegno di QI, che individua strategie, progetti e modelli per sfruttare le potenzialità del mercato delle locazioni nel nostro Paese.
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