Gli ultimi dodici mesi hanno impattato su tutti i segmenti immobiliari, a volte imprimendo una forteaccelerazione a dinamiche già avviate, altre segnando una battuta d’arresto in un ciclo fortemente espansivo. È questo il caso del settore alberghiero, pesantemente impattato dai provvedimenti emergenziali che hanno interrotto una stagione di investimenti record.
Di fatto, l’hotellerie ricomincia oggi a mostrare segni di vivacità sia in termini di compravendite sia, soprattutto, di nuovi progetti: se la ristrutturazione del settore nel suo complesso dipenderà in larga misura dall’allocazione del recovery fund, la componente immobiliare sta già rimettendo a fuoco gli obiettivi in termini di destinazioni, format e ridefinizione dell’offerta.
Il convegno analizza i nuovi orientamenti dei capitali nell’hospitality, il potenziale di innovazione e ibridazione per supportare la ripresa, il ruolo dei fondi come promotori di rigenerazione del settore e l’allineamento col gestore per valorizzare gli immobili target.
Le opportunità del lease back per sostenere i progetti di espansione, gli strumenti per garantire unicità e autenticità dell’esperienza, le condizioni per la ripartenza del turismo wellness e l’integrazione di estetica, sostenibilità e funzionalità negli alberghi contemporanei sono tra i temi affrontati allo scopo di individuare limiti e opportunità per tutti gli operatori coinvolti.
"L’Italia – con Svizzera, Germania e Francia – è il paese europeo in cui maggiore è la spesa media pro capite dei “turisti del benessere”. Nel nostro Paese, i flussi del wellness tourism sono prevalentemente assorbiti da strutture con elevati standard qualitativi (alberghi di lusso e di prima categoria), ubicate in località con un ricco patrimonio."
"Crediamo fortemente nell’allineamento di interessi con i gestori, che vediamo più come partner nell’investimento che come “semplice” conduttore: tale modus operandi è promosso anche proponendo il modello della locazione a canone variabile con minimo garantito, che permette di affrontare con maggiore flessibilità i cicli del mercato ricettivo."
"Con Smart Spaces, Room Office e Hybrid Meetings rivoluzioniamo l’idea di hotel che da luogo di soggiorno diventa spazio da vivere, condividere e aperto alla città. Da sempre puntiamo sul rendere memorabile l’experience degli ospiti; oggi più che mai per noi l’ospitalità sarà un viaggio indimenticabile tra ibridazione, sostenibilità e digitale."
"L'emergenza sanitaria ha costretto tutte le asset class più rilevanti ad un ripensamento nell'utilizzo degli spazi: l'immobile alberghiero, primo tra tutti, è oggetto di una trasformazione i cui contorni potranno prevedere, sia per gli immobili esistenti sia soprattutto per i nuovi prodotti, un fenomeno di mutazione funzionale e progettuale."