CDV Conference propone un ciclo di convegni dedicati ai nuovi modelli abitativi partendo dal senior housing che, nonostante le solide previsioni di crescita alimentate dalla longevità della popolazione, ha iniziato a diffondersi in Italia solo recentemente. Si tratta di un’asset class dalla forte valenza sociale, che ha il principale obiettivo di promuovere l’invecchiamento attivo con la prospettiva di ridurre sensibilmente il ricorso all’istituzionalizzazione in residenze sanitarie e case di riposo.
Il convegno evidenzia lo straordinario potenziale della Longevity Economy per la crescita del Real Estate, analizzando gli elementi distintivi degli interventi di silver living già disponibili o in via di realizzazione, le dinamiche di investimento e il ruolo del soggetto pubblico nello sviluppo delle nuove soluzioni abitative.
La creazione di modelli italiani di senior housing tra esigenze locali ed esempi stranieri, l’impatto sulla valorizzazione del territorio, le strategie per attrarre sia il target domestico sia il pubblico internazionale verso forme innovative di residenzialità, la ricerca dell’equilibrio tra prestazioni alberghiere e servizi assistenziali, il ruolo delle piattaforme tecnologiche e della digital health sono inoltre tra i temi affrontati da operatori ed esperti.
Come gli altri appuntamenti, dedicati rispettivamente al Build to Rent e allo Student Housing, il convegno esamina il nuovo approccio dell’industria immobiliare al mercato della casa. Per rispondere efficacemente alla diversificazione della domanda abitativa proveniente da target specifici e nettamente identificati in termini socio-demografici, il real estate sta infatti importando e adattando al contesto italiano modelli residenziali specializzati che, seppur maturi e consolidati in altri Paesi europei e anglosassoni, sono in larga misura inediti per il nostro mercato.
Vedi anche"Investire nel Build to Rent" - Milano, 13 febbraio 2025 e
"Il Mercato dello Student Housing" - Milano, 27 febbraio 2025
Secondo un recentissimo report di CBRE, l’asset class alberghiera in Italia si colloca al secondo posto assoluto degli investimenti immobiliari, con una crescita del 69% nei primi 9 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: un dato che conferma il ruolo centrale del nostro Paese nel panorama mondiale dell’hospitality.
In questo contesto di forte crescita, CDV promuove una nuova edizione del workshop dedicato all'allineamento degli interessi di proprietà e management nel segmento alberghiero con l’obiettivo di mettere in luce sia le esigenze dell’investitore sia il contributo del gestore specializzato al successo delle iniziative di riqualificazione e sviluppo.
L’iniziativa prende in considerazione la crescita degli investimenti immobiliari che, basandosi sulla separazione tra proprietà e gestione, offrono l’opportunità di incrementare la redditività nel rispetto di elevati standard qualitativi, e approfondisce le dinamiche negoziali che portano alla stesura di un contratto in grado di soddisfare e integrare le esigenze dei partner.
L’incontro analizza inoltre il ruolo delle catene nelle dinamiche di diversificazione dell’offerta, l’impatto degli sviluppi alberghieri sulla rigenerazione del territorio, la ricerca dell’equilibrio tra leisure e business nelle logiche di investimento e le opportunità del franchising alberghiero per accrescere la competitività.
Completa il workshop l’analisi delle formule contrattuali disponibili per disciplinare ruolo e responsabilità delle parti, con particolare riferimento all’applicazione del contratto di management che, pur differenziandosi dalle fattispecie previste dal nostro sistema giuridico, ricade nell’ambito del principio dell’autonomia contrattuale espressamente previsto e codificato dal nostro ordinamento.
15 miliardi di euro di potenziale investimento e 83 nuovi insediamenti entro il 2025 annunciati da 23 operatori, di cui 8 nuovi entranti: sono questi i dati della data center economy in Italia secondo un recente report dell’Osservatorio Data Center. Di fatto ad attrarre l’interesse degli investitori contribuiscono diversi fattori: la continua crescita della domanda di potenza e storage alimentata dall’affermazione dell’intelligenza artificiale generativa, la saturazione dei principali hub europei, la tendenza alla decentralizzazione dell’ecosistema cloud per motivi sia funzionali che di sicurezza e la posizione strategica del nostro Paese, crocevia tra l’Europa centrale e il Mediterraneo.
Benché condizionato dall’assenza, a tutt’oggi, di un inquadramento urbanistico univoco e dalla necessità di individuare aree caratterizzate da condizioni idrogeologiche e dotazioni infrastrutturali specifiche per l’insediamento, il mercato dei data center in Italia offre straordinarie opportunità di crescita sia per l’industria immobiliare che per l’economia nel suo complesso.
La seconda edizione del convegno, organizzata a seguito dello straordinario interesse registrato dall’iniziativa, si colloca in questo scenario di forte espansione e offre un quadro di orientamento articolato ed esauriente su tempi e processi di localizzazione e realizzazione di un data center, sulle dinamiche di investimento e sulla declinazione dei criteri ESG per questa asset class.
Il potenziale dei data center per il recupero e la valorizzazione immobiliare, le dinamiche di interazione con gli Enti Locali, le strategie per massimizzare il ritorno sociale degli investimenti, gli obiettivi della Direttiva sull'Efficienza Energetica e l’evoluzione degli strumenti di pianificazione urbanistica e delle linee guida regionali e ministeriali sono inoltre tra i temi approfonditi da operatori ed esperti.
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Il secondo appuntamento del ciclo di convegni focalizzati sulla trasformazione del prodotto residenziale è dedicato al Build to Rent che, nonostante il tasso di proprietà della casa in Italia sia tra i più alti dell’Europa occidentale, si sta rapidamente diffondendo anche nel nostro Paese. Ad alimentare gli investimenti nel residenziale in affitto contribuiscono sial a perdurante difficoltà di accesso al credito sia l’affermazione di una domanda abitativa maggiormente orientata alla flessibilità e la conseguente tendenza a considerare la casa un bene di consumo.
In un contesto in cui il valore dell’immobile è strettamente legato all’uso e alla redditività, numerosi operatori stanno sfruttando le opportunità derivanti da una nuova asset class in grado di offrire rendimenti più stabili sul lungo periodo e contribuire alla creazione di un’industria dei servizi di gestione residenziale dedicati a fasce d’utenza diversificate.
Il convegno analizza i fattori chiave della domanda di locazione residenziale, evidenziando la creazione di valore economico, sociale e ambientale del Build to Rent e gli elementi di attrazione del mercato italiano per gli investitori. L’impatto dell’inquadramento tributario sul business plan del Build to Rent, le specificità di branding e marketing per il residenziale in affitto e il ruolo delle tecnologie per semplificare la user experience dei residenti e ottimizzare la gestione amministrativa e tecnica degli immobili sono inoltre tra i temi affrontati nel corso del convegno.
Come gli altri appuntamenti del ciclo, dedicati rispettivamente al Senior Living e allo Student Housing, il convegno esamina il nuovo approccio dell’industria immobiliare al mercato della casa. Per rispondere efficacemente alla diversificazione della domanda abitativa proveniente da target specifici e nettamente identificati in termini socio-demografici, il real estate sta infatti importando e adattando al contesto italiano modelli residenziali specializzati che, seppur maturi e consolidati in altri Paesi europei e anglosassoni, sono in larga misura inediti per il nostro mercato.
Vedi anche "Il Senior Living" - Milano, 28 gennaio 2025 e
"Il Mercato dello Student Housing" - Milano, 27 febbraio 2025
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Il terzo appuntamento del ciclo di convegni dedicati alla trasformazione del prodotto residenziale affronta le dinamiche di sviluppo dello Student Housing, che tra le asset class del living tematico è quella che presenta il maggior numero di progetti già completati o in corso di realizzazione nel nostro Paese. Sostenuta dal disallineamento tra domanda e offerta, dal valore sociale degli interventi e dalla semplificazione urbanistica, la rapida espansione degli studentati nelle città universitarie ha già evidenziato un significativo livello di diversificazione dell’offerta, specializzazione dei servizi e industrializzazione del settore, dando vita ad un vero e proprio mercato delle residenze universitarie.
In questo scenario di forte espansione il convegno analizza i criteri di valutazione dei modelli gestionali per garantire la redditività dei progetti, la ricognizione delle esigenze del target per la definizione del prodotto immobiliare e dei servizi accessori e il ruolo chiave di community management e brand identity per emergere in un mercato competitivo.
Le novità introdotte dal fast track amministrativo per i progetti PNRR e le prospettive di applicazione a tutti i progetti brownfield, le principali agevolazioni fiscali connesse ai progetti PNRR e il ruolo del soggetto pubblico e delle Università nei rapporti con i privati sono inoltre tra i temi affrontati nel corso dell’incontro.
Come gli altri appuntamenti del ciclo, dedicati rispettivamente al Senior Living e al Build to Rent, il convegno esamina il nuovo approccio dell’industria immobiliare al mercato della casa. Per rispondere efficacemente alla diversificazione della domanda abitativa proveniente da target specifici e nettamente identificati in termini socio-demografici, il real estate sta infatti importando e adattando al contesto italiano modelli residenziali specializzati che, seppur maturi e consolidati in altri Paesi europei e anglosassoni, sono in larga misura inediti per il nostro mercato.
Vedi anche "Il Senior Living" - Milano, 28 gennaio 2025
e "Investire nel Build to Rent" - Milano, 13 febbraio 2025