Early bird per le iscrizioni pervenute entro le ore 18.00 di lunedì 16 dicembre 2025.
CDV Conference propone un ciclo di convegni dedicati ai nuovi modelli abitativi partendo dal senior housing che, nonostante le solide previsioni di crescita alimentate dalla longevità della popolazione, ha iniziato a diffondersi in Italia solo recentemente. Si tratta di un’asset class dalla forte valenza sociale, che ha il principale obiettivo di promuovere l’invecchiamento attivo con la prospettiva di ridurre sensibilmente il ricorso all’istituzionalizzazione in residenze sanitarie e case di riposo.
Il convegno evidenzia lo straordinario potenziale della Longevity Economy per la crescita del Real Estate, analizzando gli elementi distintivi degli interventi di silver living già disponibili o in via di realizzazione, le dinamiche di investimento e il ruolo del soggetto pubblico nello sviluppo delle nuove soluzioni abitative.
La creazione di modelli italiani di senior housing tra esigenze locali ed esempi stranieri, l’impatto sulla valorizzazione del territorio, le strategie per attrarre sia il target domestico sia il pubblico internazionale verso forme innovative di residenzialità, la ricerca dell’equilibrio tra prestazioni alberghiere e servizi assistenziali, il ruolo delle piattaforme tecnologiche e della digital health sono inoltre tra i temi affrontati da operatori ed esperti.
Come i prossimi appuntamenti, dedicati rispettivamente al Build to Rent e allo Student Housing, il convegno esamina il nuovo approccio dell’industria immobiliare al mercato della casa. Per rispondere efficacemente alla diversificazione della domanda abitativa proveniente da target specifici e nettamente identificati in termini socio-demografici, il real estate sta infatti importando e adattando al contesto italiano modelli residenziali specializzati che, seppur maturi e consolidati in altri Paesi europei e anglosassoni, sono in larga misura inediti per il nostro mercato.
Essendo basate sulla locazione, le soluzioni abitative transitorie implicano la radicale trasformazione della catena del valore che, non concludendosi con la vendita, richiede il reperimento e il coinvolgimento di competenze specialistiche per tutti gli aspetti relativi alla redditività, gestione, manutenzione e comunicazione dei nuovi prodotti immobiliari.
Early bird per le iscrizioni pervenute entro le ore 18:00 di lunedì 9 dicembre 2024.
Secondo un recentissimo report di CBRE, l’asset class alberghiera in Italia si colloca al secondo posto assoluto degli investimenti immobiliari, con una crescita del 69% nei primi 9 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: un dato che conferma il ruolo centrale del nostro Paese nel panorama mondiale dell’hospitality.
In questo contesto di forte crescita, CDV promuove una nuova edizione del workshop dedicato all'allineamento degli interessi di proprietà e management nel segmento alberghiero con l’obiettivo di mettere in luce sia le esigenze dell’investitore sia il contributo del gestore specializzato al successo delle iniziative di riqualificazione e sviluppo.
L’iniziativa prende in considerazione la crescita degli investimenti immobiliari che, basandosi sulla separazione tra proprietà e gestione, offrono l’opportunità di incrementare la redditività nel rispetto di elevati standard qualitativi, e approfondisce le dinamiche negoziali che portano alla stesura di un contratto in grado di soddisfare e integrare le esigenze dei partner.
L’incontro analizza inoltre il ruolo delle catene nelle dinamiche di diversificazione dell’offerta, l’impatto degli sviluppi alberghieri sulla rigenerazione del territorio, la ricerca dell’equilibrio tra leisure e business nelle logiche di investimento e le opportunità del franchising alberghiero per accrescere la competitività.
Completa il workshop l’analisi delle formule contrattuali disponibili per disciplinare ruolo e responsabilità delle parti, con particolare riferimento all’applicazione del contratto di management che, pur differenziandosi dalle fattispecie previste dal nostro sistema giuridico, ricade nell’ambito del principio dell’autonomia contrattuale espressamente previsto e codificato dal nostro ordinamento.
15 miliardi di euro di potenziale investimento e 83 nuovi insediamenti entro il 2025 annunciati da 23 operatori, di cui 8 nuovi entranti: sono questi i dati della data center economy in Italia secondo un recente report dell’Osservatorio Data Center. Di fatto ad attrarre l’interesse degli investitori contribuiscono diversi fattori: la continua crescita della domanda di potenza e storage alimentata dall’affermazione dell’intelligenza artificiale generativa, la saturazione dei principali hub europei, la tendenza alla decentralizzazione dell’ecosistema cloud per motivi sia funzionali che di sicurezza e la posizione strategica del nostro Paese, crocevia tra l’Europa centrale e il Mediterraneo.
Benché condizionato dall’assenza, a tutt’oggi, di un inquadramento urbanistico univoco e dalla necessità di individuare aree caratterizzate da condizioni idrogeologiche e dotazioni infrastrutturali specifiche per l’insediamento, il mercato dei data center in Italia offre straordinarie opportunità di crescita sia per l’industria immobiliare che per l’economia nel suo complesso.
La seconda edizione del convegno, organizzata a seguito dello straordinario interesse registrato dall’iniziativa, si colloca in questo scenario di forte espansione e offre un quadro di orientamento articolato ed esauriente su tempi e processi di localizzazione e realizzazione di un data center, sulle dinamiche di investimento e sulla declinazione dei criteri ESG per questa asset class.
Il potenziale dei data center per il recupero e la valorizzazione immobiliare, le dinamiche di interazione con gli Enti Locali, le strategie per massimizzare il ritorno sociale degli investimenti, gli obiettivi della Direttiva sull'Efficienza Energetica e l’evoluzione degli strumenti di pianificazione urbanistica e delle linee guida regionali e ministeriali sono inoltre tra i temi approfonditi da operatori ed esperti.