Approvato in via definitiva dal Parlamento lo scorso 27 febbraio, il DDL Capitali si propone di sostenere e promuovere la competitività finanziaria del nostro Paese. In particolare, l’art. 16 dedica un’attenzione specifica alla finanza immobiliare che, secondo dati recenti, si basa su 630 fondi immobiliari chiusi cui si affiancano il sistema bancario e, in misura limitata ma crescente, altre forme di sostegno finanziario come il crowdfunding e il private equity. In questo contesto le SICAF immobiliari, con un patrimonio stimato intorno ai 300 milioni, rappresentano la quota più debole ma destinata a ricevere nuovo impulso grazie alla semplificazione del sistema di vigilanzasu SICAV e SICAF eterogestite, che attraverso le modifiche dell’art. 35 bis del TUF vengono di fatto allineate ai fondi comuni di investimento e che potranno costituire differenti comparti, autonomi gli uni dagli altri, equiparabili a ogni effetto a un OICR. L’art. 16 definisce inoltre le modalità di distribuzione dei proventi e la gestione delle perdite di ciascun comparto. Il convegno analizza il potenziale del nuovo modello di SICAV e SICAF, che grazie alle caratteristiche di un OICR di diritto italianoalternativo al fondo comune d’investimento offre un nuovo strumento per accrescere la competitività della finanza immobiliare e favorire l’investimento indiretto del capitale privato nell’economia reale. Operatori ed esperti approfondiranno inoltre le implicazioni di breve e medio termine per gli operatori immobiliari, i profili legati al regime transitorio, le opportunità derivanti dal rafforzamento di canali alternativi di sviluppo, il regime contabile e fiscale di SICAV e SICAF e il futuro della finanza immobiliare in Italia nel nuovo quadro regolamentare.
"La sostanziale equiparazione delle SICAF in gestione esterna ai fondi immobiliari presenta una serie di aspetti di interesse, che vanno dall’intestazione univoca degli immobili in capo alla società, alla introduzione di nuove prospettive per gli share deal immobiliari, alla legittimazione delle strutture di asset management."
"La semplificazione del regime di vigilanza permette di aggirare la difficoltà principale che un player come noi si è trovato ad affrontare, facendo fatica a conciliare le tempistiche di set-up di una Sicaf con quelle di un nuovo investimento immobiliare e dovendo identificare strutture transitorie con aumento di costi e complessità di gestione."
"Muovendo dal contributo fornito dal Comitato Normativo di Confindustria Assoimmobiliare alla riforma accolta nell’art. 16 del DDL Capitali, l’intervento si propone di rappresentare il quadro delle nuove opportunità offerte a operatori e investitori immobiliari, volte a favorire l’investimento indiretto del capitale privato nell’economia reale."