In uno scenario caratterizzato un’offerta pubblica in graduale riduzione a fronte di una domanda sanitaria in costante aumento, cresce l’attenzione di investitori istituzionali, fondi immobiliari e casse previdenziali per gli asset della sanità. Ospedali, cliniche, laboratori e centri diagnostici, tecnicamente considerati infrastrutture per la funzione che svolgono, definiscono un’asset class emergente, caratterizzata da dinamiche specifiche ed estremamente complesse. La prima edizione del convegno organizzato da AGIDI approfondisce volumi ed elementi distintivi degli investimenti immobiliari in sanità, evidenziando i criteri di costruzione di portafogli specializzati, le peculiarità della due diligence urbanistico-legale in questo specifico segmento e le modalità di verifica di convenzioni e accreditamenti con il SSN per garantire la redditività della struttura ospedaliera. La gestione contrattuale del rapporto tra proprietà e gestione a tutela di investitori, gestori e pazienti, l’impatto del project finance nella riqualificazione dei complessi ospedalieri, le specificità e il ruolo del BIM nella pianificazione, programmazione e progettazione degli immobili sanitari sono tra i temi analizzati da operatori ed esperti nel corso dell’iniziativa.
"Il volume di transazioni immobiliari nella sanità in Europa nel 2018 è aumentato del 70% raggiungendo i 7,6 miliardi di euro. Gli investitori si sono concentrati su Germania (+140%), Gran Bretagna (+80%), Olanda (+82%) e Italia (+108%). Il mercato italiano continuerà ad attrarre investitori per progetti di greenfield ma anche su immobili esistenti."